Sguardo Mascherina Brow Studio Milano

Quanto è cambiato il modo di guardarsi e di riconoscersi? “La mascherina va indossata, è un pezzo della battaglia per riprenderci le nostre vite e bisogna fare pace con il fatto che impiccia, tiene caldo, appanna gli occhiali, segna il viso e limita alcune nostre libertà…Guardarsi negli occhi era diventato un atto ostile, generava imbarazzo. A volte bastavano un paio di scarpe eleganti per non accorgersi degli occhi verdi della nostra interlocutrice. O peggio, erano sufficienti la fretta, lo stress, il ruolo per impedirci di vedere che quegli occhi stavano per mettersi a piangere o esplodere in un sorriso. La fastidiosa mascherina apre un nuovo orizzonte. Se vogliamo dialogare con qualcuno o sapere chi abbiamo davanti, quegli occhi dobbiamo guardarli per forza. E potrebbe bastare per fare la rivoluzione: al supermercato, in farmacia e, se diventa un’abitudine, persino nella vita privata. Dove ci togliamo le mascherine, ma gli occhi restano.” dice Luca Ferrua de La Stampa, ed è proprio così, mai come in questo momento mi rendo conto che il nostro sguardo è diventato ancora più importante e ricco di significato. Quando un tempo si parlava di “ridere con gli occhi”, adesso lo si fa veramente. È lo sguardo il nostro antidoto al distanziamento sociale, uno sguardo che vale più di mille sorrisi. Qui entro in gioco io, con il mio lavoro, a insegnare la grammatica agli sguardi, per dare un’arma in più alle mie clienti per affrontare la tanto attesa fase 2.

Grazie alla mia musa Artjola, la mia interlocutrice dagli occhi verdi.

#closetomyeyes